Tab Article
C'è una stanza: e molta luce, bianchissima - che avvolge le cose e le scortica. (Come in un quadro di Hopper ripensato da Lucian Freud). Una donna dice io: ed è prima di tutto e soprattutto un corpo. Un «Io-Pelle », bisognerebbe dire, che va incontro al mondo - mescolando il desiderio al dolore di molte ferite (qualche antica cicatrice, nel frattempo, si è riaperta: colpa dei luoghi, degli oggetti; colpa degli uomini, delle loro mani, delle loro camicie). « ...e dove vanno a morire le farfalle bianche/ quelle che nessuno mette in cornice - /seppellirò la lingua; dice / avrei / voluto / essere/io/la/madre/di/tuo/figlio». Sabrina Priolo indaga, con le parole semplici, tattili e appassionate delle canzoni, il sempreverde mistero che ci tiene qui, che la tiene qui: per serena disperazione, per qualcosa che palpita, nonostante: come il sesso e come la vita. (Paolo Di Paolo)