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Dopo il prolasso dell'intestino, un malato terminale fa scempio delle proprie viscere facendole volare per la stanza. Un incipit feroce, cui fa seguito l'entrata in scena di un giovane: un anonimo trentenne che analizza il proprio silenzio, e quello di una donna incontrata e che mai più potrà rivedere, attraverso il dialogo con un computer portatile. Il computer, voce narrante, percorre il sentiero della memoria, i vuoti dell'esistenza e i personaggi che hanno provato a riempirli: la Fata Brevetti, le gemelle Chewing-gum, il padre Fidel, l'impiegato postale, l'autistico. Un romanzo immaginifico e visionario, un crescendo di tensione, un linguaggio affilato, un conto alla rovescia verso la fine, scandito con nostalgica crudezza.