Tab Article
Oltre ai domestici cani e gatti... l'universo poetico di Caramella si espande ad altri mammiferi, non più domestici ma selvatici, potenti e mirabili come il coyote e il giaguaro, ed altri meno amati, come la iena. Il suo sguardo focalizza la lotta per la vita, le sfide tra di loro, gli slanci erotici; ma, e non poteva essere diversamente, attraverso l'osservazione emerge lo specchio che riflette il Sé. Di fronte all'intraprendente giaguaro, «muscoli e nervi», consapevole di essere dopo la caccia vivo e sazio, giace il poeta, «l'ignavo», tristemente rassegnato al proprio abbandono, quasi come un anticipo della morte: «Vivo una pena serena infinita... / Sarebbe, forse un epitaffio?»... Tutte le sue riflessioni filosofiche partono, in effetti, non da elucubrazioni astratte, ma dagli insegnamenti derivati dall'osservazione di queste creature. Le tartarughe, per esempio, che «vanno lente lente» cercando con il loro leggero scivolare di compensare «la dura alienità della natura», insegnano a sognare, magari «una felicità di pietra» che per loro sarebbe un traguardo; ma non importa cosa, l'importante è il cammino che si fa verso una meta