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Qui Carelli dà conto a noi e a se stesso degli amori che hanno fatto ricca la sua vita, ma oltre quelli che accomunano tutti gli uomini, ce n'è uno proprio di chi è stato toccato dalla grazia (o dal tormento?) di una chiamata ineludibile che ha nome poesia. E alla poesia è dedicata la prima sezione del libro che non a caso è intitolata "L'artista e il suo rovello" come l'intera raccolta. Con venti brevi poesie Carelli scrive una sua poetica, e insieme compie una sorta di rito di ringraziamento, nella consapevolezza che nonostante tutte le inquietudini, l'alternanza fra l'intima gioia che può dare un'immagine, un bel verso, e l'amarezza per una navigazione incerta che tende ad un orizzonte irraggiungibile, tuttavia la certezza della poesia - ci dice il poeta - è "che il suo destino è durare".