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"Nei "quadri" poetici tracciati dall'autore con acuta consapevolezza del tempo presente, si narra un'attualità a tratti amara, ma pure realisticamente interessante e in ogni caso rispettosa dei diversi casi umani. Ogni cosa oppure ciascun personaggio emerge dal serbatoio della fantasia o del ricordo così com'è, senza che sopravvenga - come è giusto che sia - alcun giudizio. In tal modo il pianeta descritto da Landi diventa familiare al lettore, che può osservarlo in buona compagnia dell'autore, mentre la lettura si snocciola nel ritmo scorrevole e d'impatto gradevole delle diverse storie affidate al libero flusso di coscienza, in cui prende finalmente corpo, immagine dopo immagine, il vissuto a strati di un professionista, di un uomo del Duemila e dieci". (Dalla prefazione di Elena Guerrieri).