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In questo volume Elena Gurrieri raccoglie i lavori che descrivono efficacemente la sua ventennale attività di studio nell'ambito dell'Italianistica contemporanea, dall'edizione dell'epistolario Montale-Debenedetti (1922-1947) che fa luce sulla società letteraria degli anni Venti-Quaranta del nostro Novecento, agli Indici di "Mercurio" (1944-1948) - la rivista diretta a Roma da Alba De Cèspedes - fino ai testi rari o inediti di Sandro Penna e Arturo Loria. Per quanto riguarda l'analisi critica dei testi l'autrice presta attenzione a figure capitali del panorama letterario italiano, scegliendo di preferenza l'indagine su aspetti meno noti di alcuni classici della nostra contemporaneità, da Saba a Palazzeschi e ancora a Penna, Calvino, Bigongiari, Meneghello, Virgillito e Magris. "Centrali e di straordinario interesse - afferma Ernestina Pellegrini in una sua nota all'edizione - sono gli studi su Sandro Penna, di cui si mette a fuoco la particolare e struggente 'estetica della povertà', parlando della straripante energia psicofisiologica emergente dal grado sensoriale dell'esperienza per depositarsi distillatissima in versi luminosi e leggeri (direbbe Nabokov, 'fatti di sughero')". Infine, si segnalano le pagine 'extra-vaganti' e fiorentine sul "Gabinetto G.P. Vieusseux" oppure in memoria di un critico proteiforme come Luigi Baldacci, per concludere con una cronaca per il IV centenario della morte di santa Maria Maddalena de' Pazzi.