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Il suono lacerante di una sirena con il suo carico di preoccupazione, di paura e di dolore per la incombente piaga del covid 19, strappa il velo dell'oblio nei ricordi della protagonista e nelle orecchie risuona lo stesso straziante e inquietante suono ancora vivido sotto la cenere dei tanti anni ormai trascorsi. Allora quell'urlo annunciava l'imminente pericolo per la vita di ciascuno che arrivava dall'alto, dal cielo e incitava a correre, col cuore in gola, verso un riparo che si credeva sicuro. È un romanzo storico di ambientazione mediterranea durante il periodo della Seconda guerra mondiale, ma che si distende per gran parte dello scorso secolo. È una storia vera, come veri sono i protagonisti e i comprimari delle vicende narrate. Vi si narra la vita quotidiana di quel tempo, alla ricerca di una normalità anche in situazioni del tutto eccezionali, si esaltano i sentimenti e si mettono in luce le bellezze naturali del luogo ove i personaggi, descritti con dovizia di particolari caratteriali e fisici, si inseriscono e si integrano con naturalezza e spontaneità. Il "fil rouge" è una storia d'amore infarcita di vicende e inattesi ritrovamenti storici. Il proscenio è un luogo sereno, calmo, tranquillo, lambito dal mare, baciato dal sole, cullato dalle tradizioni. Un luogo da scoprire come perla nell'ostrica, un Mediterraneo, ove i profumi bucano l'olfatto solo leggendolo, i gelsomini inebriano e, infine, ove i ricordi sono più dolci di qualsivoglia leccornia.