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"Il titolo dell'opera, 'Argeste', implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del Argeste (vento del Mediterraneo, punto di tramonto del sole in estate, vento che nella ripartizione classica della rosa dei venti, schiarisce e ripulisce il cielo dalle nuvole; è presente nella ideale rosa dei venti sia di Omero sia di Aristotele) si susseguono, in ordine alfabetico: Giuseppe Femina, Francesco Floresta, Flora Santangelo, Salvatore Serra, Alfonso Simioni e Laura Vanoli.