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Il titolo dell'opera, Vént Noir, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Vént Noir (un vento caldo, non frequente, apportatore di piogge intermittenti, che spira nei territori sud-occidentali della Francia, e precisamente nella regione dell'Aquitania) si susseguono, in ordine alfabetico: Giovanna Alecci con Venere illusa; Pietro Corrao con Parole scolpite; Irene D'Angelo con E pensavo fosse il tramonto; Gio' Malu con Racconti corti; Viviana Noce con Volo. Senza ali; Clara Zaggia con Stelle Alpine.