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"Il titolo dell'opera, Monsoni, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del Monsoni (venti mutevoli in base alle stagioni, che spirano a volte dal mare a volte da terra) si susseguono, in ordine alfabetico: Emanuela Agostinetti con la raccolta Pot-Pourri; Piero Bonora con Mille mani alzate; Cinthia De Luca con Pleiadi; Ettore Ghiringhelli con Il dire dei luoghi; Franco Picini con Polvere di vita; Letizia Zedde con Kimera." (Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)