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Il presente volume raccoglie i contributi di docenti universitari impegnati nell'ambito della Pedagogia Speciale e della disabilità, evidenziandone le origini, gli intrecci interdisciplinari, i percorsi euristici, gli approcci metodologici, gli scenari attuali e futuri, anche in dimensione internazionale. La Pedagogia Speciale è una scienza giovane - nel panorama nazionale delle "pedagogie" - che è cambiata moltissimo, e in poco tempo, rispetto al suo avvio iniziale; la sua ricchezza è cresciuta grazie alla generazione di Pedagogisti speciali impegnata nella pionieristica de-istituzionalizzazione e nell'integrazione sociale e scolastica delle persone con disabilità. Questa disciplina ha consentito uno "scatto in avanti" del nostro immaginario sui processi inclusivi, caratterizzandosi come "dinamica e evolutiva" e protendendosi fiduciosa verso sfide complesse (pluridisabilità e disabilità intellettiva), problematiche (disabilità/ migrazione, inclusione lavorativa), incerte (situazioni traumatiche e belliche che generano disabilità): "cifre", queste, sempre rinnovate e attuali, nella mission della Pedagogia Speciale. Il quadro concettuale che viene delineato sollecita alcuni interrogativi sullo statuto della Pedagogia Speciale che riguardano i cambiamenti culturali, transitando dalla dimensione assistenzialistica a quella dell'autodeterminazione, potenziando le traiettorie epistemologica, interdisciplinare e internazionale. In questo volume si evidenziano le linee di formazione, di ricerca, di pratiche, di culture e di politiche che caratterizzano questa giovane disciplina, rendendone più chiara e intelligibile l'identità, a partire dal contesto italiano, ma snodandosi e intrecciandosi con quello internazionale, attraverso ricerche multiformi che suscitano confronti speculativi, progettuali e operativi su scenari eterogenei e critici, ma eticamente irrinunciabili.