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Nonostante tutti i nostri migliori propositi, incontriamo molte difficoltà a cambiare. Così, in situazioni di stress commettiamo i soliti errori, mettiamo in scena comportamenti ripetitivi e ci sembra di fare sempre le scelte sbagliate. Non basta pensare il cambiamento perché questo avvenga. Infatti, il vero cambiamento è pluridimensionale: avviene a livello cognitivo, corporeo, emotivo, spirituale. In particolare, non può essere sottovalutata la dimensione spirituale, come «parte divina» entro la quale si concentrano la nostra passione e il desiderio di elevarci. Occorre dunque una «conversione» verso nuovi percorsi di senso per ritrovare il nostro Sé più autentico. Il presente saggio riprende in chiave «operativa» il precedente "Clinica esistenziale: Il metodo umanistico integrato" (Erickson, 2015). Alla luce di un confronto tra antichi saperi e nuove scienze (PNEI, fisica quantistica, neuroplasticità applicata) e psicologie di diverso orientamento, offre un affascinante percorso finalizzato a comprendere in profondità la natura del nostro «esserci», per superare eventi traumatici, shock emotivi, convinzioni limitanti. In questo modo miglioreremo le nostre relazioni e, agendo in modo inusuale, cambieremo l'abitudine di essere «noi stessi».