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Nell'estate del 2013, in uno dei momenti più drammatici della recente crisi economica che ha investito anche l'Italia, nascono le Reti della carità, con l'obiettivo di collegare in una logica non gerarchica, ma orizzontale e dialogica, realtà consimili, attive a vario titolo nel campo della prevenzione e della lotta alla povertà e alle discriminazioni. Si tratta di realtà disseminate sul territorio nazionale, fra loro molto diverse, ma tutte capaci di portare "un contributo cruciale per la coesione dei nostri quartieri, delle nostre città e dell'intero nostro Paese". Tutte, soprattutto, animate dalla volontà di scambiare esperienze, analisi, progetti, e di diffondere quella cultura dell'accoglienza che è "attesa e costruzione di un futuro motivo di speranza". A sostenere questa speranza contribuiscono, del resto, le parole e l'esempio di Papa Francesco, che proprio nel 2013 dà l'avvio a una stagione che si annuncia gravida di novità, non unicamente all'interno della Chiesa. Un libro non solo per "addetti ai lavori", ma anche per quanti abbiano il desiderio di scoprire un'Italia inedita, accogliente e creativa, diversa da quella, cinica e rassegnata, che si racconta spesso.