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Lo studio per l'accesso alle magistrature richiede un impegno gravoso diventato ormai proibitivo: una giurisprudenza alluvionale, un allargamento a dismisura dei confini tradizionali del diritto civile, penale ed amministrativo rendono oggi l'aspirante magistrato "inerme" di fronte ad una mole di studio sempre in continua espansione. Non c'è niente di meglio, allora, del "prodotto finito" sul quale saremo chiamati a confrontarci in sede concorsuale: il tema svolto. Gli elaborati, corredati da preziosissimi riferimenti giurisprudenziali e normativi, con altrettanto utili percorsi che richiamano i necessari approfondimenti dottrinali, sono caratterizzati da un elevato livello di approfondimento e anche gli istituti più tradizionali sono trattati in un'ottica evolutiva alla luce delle problematiche emerse nel recente dibattito giurisprudenziale. La nuova raccolta ripropone, con gli opportuni aggiornamenti normativi e giurisprudenziali, alcuni dei temi della precedente edizione ma si presenta ampiamente innovata con l'innesto di nuove problematiche resosi necessario dalle novità emerse nel corso del 2016 in particolare per quanto riguarda le pronunce nazionali sul caso Taricco, sulle questioni relative alle morti da amianto, sul recepimento della nuova direttiva comunitaria in materia di azioni contro le violazioni del diritto antitrust, sulla posizione assunta dalla giurisprudenza in relazione alla riforma delle false comunicazioni sociali.