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Il volume esamina le previsioni ed i limiti di applicabilità della l. 27 febbraio 2015, n. 18 la quale ha modificato la cd. "Legge Vassalli" (l, n. 117/1988) prevedendo la risarcibilità del danno ingiusto provocato da comportamenti, atti o provvedimenti giudiziari posti in essere dal magistrato con dolo o colpa grave durante l'esercizio delle funzioni ovvero nel caso di diniego di giustizia. È di seguito affrontato il tema della ragionevole durata del processo mediante la disamina della vigente disciplina della cd. "Legge Pinto" alla luce della giurisprudenza della Corte EDU ed in considerazione delle innovazioni introdotte dalla l. 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016) la quale ha ridimensionato la quantificazione dell'indennizzo introducendo il cd. "rimedio preventivo", ossia la dimostrazione di avere fattivamente intrapreso le vie più brevi per ottenere il provvedimento giurisdizionale. A completamento del quadro dei rimedi al danno da processo, sono affrontati gli istituti processualpenalistici della riparazione per l'ingiusta detenzione e dell'errore giudiziario la cui trattazione, al pari degli altri argomenti, è arricchita da riferimenti alla dottrina ed alla più recente giurisprudenza di legittimità, di merito e sovranazionale.