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Quando, nel 1814, si riunì a Vienna il congresso incaricato di restituire all'Europa un assetto simile a quello in vigore prima di Napoleone, non solo la galassia degli imperi risultava più ridotta, ma era anche evidente che soltanto le cinque grandi potenze europee - in prima fila la Gran Bretagna in campo marittimo e la Russia sul fronte di terra - che erano ascese ai vertici continentali dopo oltre tre secoli di guerre per lo più combattute tra loro, potevano ragionevolmente competere anche sul piano mondiale. Prendendo in esame alcuni fenomeni caratteristici di quella fase storica - dal mercato della guerra all'esercito interarmi, dai fanti armati di picche al sempre più efficace impiego delle armi da fuoco, dall'architettura bastionata al varo di flotte d'alto mare armate di pezzi di artiglieria, dal fuoco continuo alle trasformazioni sei-settecentesche in campo strategico, tattico, organico e logistico - questo libro ricostruisce il progressivo aumento della scala di conflitti che portò alla globalizzazione militare.