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"Un anno, il 428 d.C, scelto volutamente perché un anno qualunque. Di quest'anno Traina costruisce un avvincente giro d'orizzonte, accompagnando il suo lettore dalla Siria all'Anatolia, dai Balcani all'Italia, dalla Gallia all'Inghilterra, dalla Spagna al Nordafrica sino all'Egitto, alla Palestina e alla Mesopotamia, attraverso le province formicolanti di popolo e di commerci, di soldati e di funzionari, di vescovi e di monaci. Ne emerge un impero assai più meridionale che nordico, più orientale e greco che occidentale. Un impero che si voleva eterno, ma che stava cambiando." (Alessandro Barbero, "Tuttolibri")