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Il libro ricostruisce la storia dell'Associazione Italiana per l'Educazione Demografica e più in generale il difficile cammino che ha portato all'abrogazione delle norme di legge che vietavano la propaganda e la vendita dei contraccettivi nel nostro paese. Fondata a Milano nel 1953, sostenuta da autorevoli esponenti della cultura laica e democratica come Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi e Piero Calamandrei, finanziata da Adriano Olivetti, l'AIED si batte subito per una sessualità liberata dal timore di gravidanze indesiderate, contro l'aborto clandestino e le conseguenze di una crescita incontrollata della popolazione. Per tutti gli anni Cinquanta la sua azione è oggetto degli attacchi incrociati del mondo cattolico, dei fogli di destra e della stampa comunista. Il libro descrive i caratteri e l'attività dei primi centri italiani di consulenza contraccettiva, gli interventi nelle borgate romane e nei quartieri popolari di Palermo, la nascita del CISA, la battaglia per la legalizzazione dell'aborto, le originali campagne pubblicitarie degli anticoncezionali. A partire dagli anni Ottanta l'AIED promuove interventi pionieristici nel campo della sterilizzazione e della riproduzione assistita, contro le mutilazioni femminili, il turismo sessuale e costituisce una delle principali fonti di informazione sui comportamenti sessuali dei giovani.