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Il primo settembre 1869 nacque a Palermo Ignazio Florio Junior, così indicato per distinguerlo dal padre che fu anche senatore del regno. Erede di una delle più grandi dinastie imprenditoriali italiane, fondata agli inizi dell'800 dal nonno Vincenzo, Ignazio alla morte del padre, nel 1891, ereditò industrie, banche, cantieri navali, attività commerciali fra le più svariate, fonderie, tonnare, saline, cantine vinicole, e soprattutto il capitale di maggioranza della Società di Navigazione Italiana, una delle più grandi flotte di navigazione d'Europa. A vent'anni aveva già girato l'Europa intera, a trenta sposò la baronessa Franca Jacona Notarbartolo di San Giuliano: lì iniziò la Belle Epoque di Palermo Felicissima. Che sarebbe finita male, tra disastri finanziari e familiari: Ignazio morì solo, sordo e in completa apatia. È possibile ricostruire la storia di una città partendo dalle sue vicende quotidiane? Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere - come in un vero diario - degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.