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La famiglia Porelli vive in una baraccopoli, ma i quattro bambini sono comunque felici: giocano, vanno a scuola e come tutti i loro coetanei aspettano l'arrivo di Babbo Natale. Se i più piccoli sembrano non darci peso, per gli adulti la povertà è molto difficile da sopportare, al punto che ormai non riescono più a ridere. Tutti, compresi i finti Babbo Natale, hanno sempre un'aria cupa e avvilita, tranne il signor Nicola, il maestro di scuola, che è sempre allegro. Temendo che gli adulti rovinino le festività natalizie con le loro facce da funerale, i bambini decidono di metter su una scuola della risata, obbligatoria per chi ha più di vent'anni. Purtroppo, dopo una settimana, gli alunni non hanno fatto alcun progresso, così la scuola chiude. Per fortuna a rallegrare gli adulti arriva una pentola magica, dono del signor Nicola, in grado di preparare all'istante qualsiasi piatto si desideri... Perché, si sa, si ride meglio con la pancia piena. Il cenone di Natale è pronto, ma Cencione rischia di rovinare la festa rifiutando di lavarsi le mani... In questo albo illustrato, André Bouchard affronta il tema della povertà e delle migrazioni riuscendo a divertire grandi e piccini e al contempo incoraggiandoli a riflettere sulle disparità sociali e a credere, nonostante tutto, alla magia del Natale. Età di lettura: da 4 anni.