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Toby ha 11 anni e vive insieme al nonno e alla zia. Sua madre è morta, anche se continua a sorridergli dalla foto che tiene sul comodino, e suo padre è un marinaio, spesso lontano a causa dei suoi lunghi viaggi. Per fortuna c'è il nonno, che gli legge le favole e gli fa regali 'inutili' - a detta della zia - ma bellissimi: come il fermacarte dentro il quale paesaggi cangianti sembrano riprodurre i suoi desideri ed emozioni. Toby non è un bambino come tutti gli altri: dentro di lui qualcosa si è rotto e non si può più aggiustare. Non che ne sia particolarmente turbato, anche se a volte vorrebbe riuscire a dire quello che pensa con tutte le parole giuste e, soprattutto, non vorrebbe essere considerato un "povero caro", come viene spesso apostrofato. La zia e il papà sono molto preoccupati e si affannano cercando di capire quale sia il modo giusto di aiutarlo a crescere. La zia vorrebbe che si trasferisse insieme a lei nella casa del suo futuro marito, il padre vorrebbe portarlo a vivere con la nonna: in breve, sembra che non si possa fare altro che allontanarlo dalla casa che conosce e separarlo dall'amato nonno. Perché nessuno chiede il suo parere? Perché non lo ascoltano quando dice loro che ormai è grande? Soltanto il nonno sembra capirlo, tanto che inizia a insegnargli a scrivere e a svolgere il lavoro che lui stesso ha fatto per tutta la vita: aggiustare orologi. Intanto, però, gli adulti continuano a discutere, così Toby progetta una sorpresa grazie alla quale forse riuscirà a far capire a tutti che non solo ha le idee molto chiare su cosa vuole per sé, ma è davvero diventato grande... Età di lettura: da 7 anni.