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Una storia agrodolce, che parla di malinconia, del desiderio di cambiare e del coraggio di volare via. Attilio è un uomo grosso, con il naso troppo lungo e le gambe troppo corte. Vende palloncini davanti al supermercato, ma sogna di avere un circo tutto suo. Dentro a ogni palloncino che gonfia si nasconde un po' del suo circo immaginario: così la piazza cittadina su cui affaccia il supermercato lascia il posto a un piazzale dominato da una ruota panoramica, dove i bambini mangiano nuvole di zucchero filato e decine di persone passeggiano tra le bancarelle e i tendoni. Attilio si gode lo spettacolo e vorrebbe esserne parte: ecco gli acrobati che volteggiano sicuri, ecco un buffo trio di pagliacci musicisti, ecco una funambola che cammina con eleganza su un filo teso tra due mongolfiere. E, da ultimo, il numero più bello: librandosi in alto, così in alto da sfiorare le stelle, una trapezista bella e rotonda come la luna gli ruba gli occhi e il cuore. Per fortuna Attilio ha con sé i palloncini: ne gonfia uno, poi un altro, e un altro ancora. Quanti ne serviranno per arrivare fino a lei? Alla fine, Attilio troverà nell'amore tutta la leggerezza di cui ha bisogno per volare via. Una fantasticheria raccontata con la sola dolcezza delle immagini dai colori tenui e il tratto morbido. Una storia che, giocando con prospettive insolite, dimensioni surreali e una pluralità di riferimenti artistici (da Botero a Dalí, da Méliès a De Gregori), invita tutti i lettori a coltivare i propri sogni e a trovare il coraggio di cambiare.