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Insieme sognanti, malinconiche e seducenti ma anche disturbanti, inquietanti ed eccentriche, le illustrazioni di Nicoletta catturano ancora una volta l'osservatore e lo trascinano in un mondo fatto di emozioni visive contraddittorie che non possono lasciare insensibili. L'opera di Nicoletta è caratterizzata dal tema ricorrente della perdita dell'innocenza, che si rivela attraverso le sue fragili eroine, messe in scena in un quotidiano intriso di paradossi e solitudini teatrali, sullo sfondo di un'atmosfera da fiaba il cui trattamento evoca la pittura fiamminga. Le giovani adolescenti dipinte da Nicoletta Ceccoli sono in qualche modo un po' tutte delle Alici alla ricerca della propria identità e dei propri sogni e alle prese con un corpo che si trasforma, in un mondo anch'esso in metamorfosi continua e i cui cambiamenti seguono un ordine "illogico" e contro natura. Queste fanciulle innocentemente sensuali seducono senza accorgersene. Vivono una tappa delicata della vita, uno dei misteri dell'adolescenza, e quando l'innocenza svanisce, affiora l'idea del peccato. Le fanciulle però si nascondono dietro una maschera di impassibilità che le aiuta a difendersi. Le principesse dall'aria fragile non aspettano di essere salvate dal principe azzurro. Chiuse nei loro castelli e nei loro labirinti, affermano la propria forza e indipendenza, ma anche la propria solitudine.