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Siamo all'inizio della primavera e dopo una lunga attesa, quasi sull'orlo della disperazione, una coppia riesce finalmente a concepire una bambina. Un giorno la donna chiede al marito di rubare alcuni raperonzoli dal giardino della vicina, "il rimedio migliore per i disturbi delle donne incinte". Ma la vicina, che in realtà è una maga, scopre il furto: lascerà libero l'uomo, ma solo a patto che le consegni la nascitura. Pochi mesi dopo la coppia dà alla luce una bambina, che chiamano Raperonzolo, e immediatamente la vecchia si presenta per riscuotere quanto le è dovuto. Passano così gli anni... Raperonzolo, ormai dodicenne, viene rinchiusa in una torre dalla maga, che teme che possa un giorno fuggire. Qui trascorre i suoi giorni fino a quando conosce l'amore, e con l'amore raggiunge la consapevolezza che esiste tutto un mondo fuori dalla torre. Il classico dei fratelli Grimm viene rivisitato da Iratxe López de Munáin che, con immagini pulite e ambientazioni minimali, rifugge dallo stereotipo della madre capricciosa e della strega cattiva per lasciare spazio al potere curante della natura. Una fiaba sul passaggio all'età adulta e sull'amore che ci guida anche nelle tenebre più scure. Età di lettura: da 5 anni.