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ll graphic design, oggi sinonimo di creatività progettuale e comunicativa, nasce e si sviluppa a cavallo dei secoli XIX e XX. Fin dagli esordi la grafica pubblicitaria si impadronisce di tecniche - dalla serigrafia al linoleum - e di linguaggi che, a seconda delle necessità, possono essere influenzati dalle sperimentazioni artistiche più avanzate o, all'opposto, dalla figurazione più didascalica. La grafica diventa strumento primario del lancio pubblicitario, delle esigenze di distribuzione e promozione di ogni tipologia di merce, della definizione della brand identity; al contempo si fa anche veicolo della storia contemporanea, i cui avvenimenti, dai più tragici come la guerra ai più invitanti come spettacoli e mostre, vengono proiettati sui muri delle metropoli e diffusi attraverso canali quali la stampa e le copertine di libri e dischi. Come testimone e attore dei tempi moderni, il graphic design si è imposto anche nell'ambito delle vicende sociali che hanno attraversato il Novecento, promuovendo visivamente le posizioni politiche, sociali e culturali espresse dalle generazioni avvicendatesi nel corso del secolo. Infine mentre, con il trascorrere dei decenni, si affermavano graphic designer, illustratori e cartellonisti, e andavano costituendosi laboratori grafici come quelli del Bauhaus, la produzione grafica è stata oggetto di un interesse crescente anche da parte del mondo dell'arte. Emblematiche di questa commistione sono le opere di Magritte, Rodchenko e Warhol.