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Quali risposte ha dato il mondo dell'arte al Covid-19? In questo viaggio il cui inizio coincide con il principio della pandemia e prosegue per l'intero anno successivo, vengono prese in esame le iniziative dei principali musei italiani e internazionali e le opere di diversi artisti - da Jenny Holzer a Bruce Nauman, da Rael San Fratello a Fabrizio Plessi - che hanno cercato di contrastare il completo arresto del mercato, della cultura e dei nuovi fenomeni di comunicazione mediatica rielaborandoli alla luce dei social media e delle pratiche della Jeek Culture. Particolare attenzione è stata data all'"intervallo perduto" (concetto espresso da Gillo Dorfles in un testo pionieristico del 1980), ossia all'esposizione ininterrotta, sperimentata soprattutto durante il primo lockdown, al flusso costante di dati e informazioni sul virus, concetto che si lega all'"intervallo sospeso", esemplificato dalla pausa collettiva che gran parte della popolazione mondiale ha sperimentato nella propria quotidianità col flusso esasperato e manipolato di immagini visive, intervallo definito da Gabriele Romeo come "nuovo connettoma cronico dell'arte". La chiusa del volume è affidata a un approfondimento sui musei virtuali e ai contributi di Andrea Balzola, Edoardo Di Mauro e Gabriele Perretta.