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Il filosofo francese Gilles Deleuze è noto come pensatore della creazione, dell'affermazione gioiosa e dei concatenamenti rizomatici. In questo breve libro, Andrew Culp controbatte polemicamente che questo canone della gioia, una volta radicale, ha perso la sua capacità di resistenza al presente. Concetti una volta creati per sconfiggere il capitalismo sono stati riciclati nei mantra del business, che gioiosamente affermano: "Il potere è verticale; il potenziale è orizzontale!". Culp riscopre la negatività dimenticata di Deleuze. Egli scompagina l'interpretazione prevalente attraverso una rete sotterranea di riferimenti alla cospirazione, alla crudeltà, al terrore del fuori e alla vergogna di essere umani. Infine, ravviva l'opposizione a quanto vi è di intollerabile in questo mondo. Un Deleuze rivoluzionario per il mondo digitale di oggi, di felicità compulsiva, di controllo decentralizzato e di sovraesposizione.