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I testi e i disegni di questo libro si configurano come un'indagine che si pone l'obiettivo di mettere in luce i materiali e le modalità con cui la città di Buenos Aires opera per crescere e trasformarsi. Una scomposizione della città in dispositivi morfologici - ricondotti nelle due parti principali di cui si compone il libro - diventa strumento imprescindibile per fare fronte ad una smisurata scala metropolitana: l'infinità dei fenomeni urbani viene così ridotta ad un numero finito di casi. La grana del tessuto urbano è il punto di partenza per la definizione tipologica, mentre la sua architettura l'indispensabile dispositivo di conoscenza tangibile. La struttura narrativa vuole riflettere la dualità urbana: da una parte la Griglia, razionale dispositivo di conquista dei territori e strumento fondativo della città; dall'altra le enclaves, bolle urbane di esclusività, puntuali ed isolate lacune in cui la Griglia come teoria urbana e l'unità della città a cui ambisce vengono definitivamente messe in crisi. Nonostante la ricerca sia svolta a partire da un'istantanea della città, un momento tra i molti possibili con una sua specifica forma, il risultato appare alla stregua di una possibile teoria formale delle modalità evolutive che continueranno a strutturare le metamorfosi future. L'esito è una mappa operativa e conoscitiva che ha la pretesa di disvelare i meccanismi invisibili di una delle macchine metropolitane più estese al mondo, un incredibile laboratorio di metamorfosi urbane.