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La sfida di questa proposta formativa è quella di coniugare mondi apparentemente distanti come quello delle organizzazioni e della letteratura, mettendo in campo il tema delle competenze trasversali. Come può la narrazione sviluppare una comunicazione efficace, favorire il lavoro di gruppo e aiutare a gestire incertezza e conflittualità? Italo Calvino, eletto da noi moderno formatore, attraverso i suoi scritti, ci permette di tentare questa sfida: il pensiero paradigmatico dialoga con il pensiero narrativo, azienda e letteratura si incontrano e si confrontano in quella che lo scrittore chiamerebbe un'acrobazia dell'intelligenza e dell'immaginazione. Rileggere Calvino, all'interno di un contesto educativo mirato alla formazione in e per l'età adulta, significa proporre vie nuove all'apprendimento, adottando uno sguardo esatto e rigoroso ma, nello stesso tempo, molteplice e leggero, così come suggerito in Lezioni americane. La formazione ritrova le sue radici filosofiche ed epistemologiche, il punto di vista narrativo crea un mutamento di prospettiva, il dominio del "sapere" e del "saper fare" si apre alle sfere soggettuali del "saper essere" e del "saper divenire". Il nuovo vocabolario della formazione aziendale si arricchisce di concetti come narrazione, autobiografi a, relazione, cura, individuo, gruppo, tempo, riflessività. Un approccio educativo alla formazione degli adulti, spunti operativi con uno sguardo teso a intuire e suggerire ulteriori, possibili percorsi di apprendimento: questa la proposta che intendiamo presentare a chi è già formatore o si appresta a diventarlo. Premessa di Gianmarco Gaspari.