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Il "De generatione et corruptione" fa parte degli scritti aristotelici di filosofia seconda e studia la fisica del mondo sublunare. Si compone di due libri, nel primo dei quali si definiscono le nozioni di generazione e corruzione, di alterazione, di aumento e diminuzione, di contatto e di mescolanza. Nel secondo si espongono, innanzitutto, la teoria della generazione e della mutua trasformazione dei tradizionali quattro elementi dalla materia prima e le due coppie di qualità tangibili contrarie costituite da caldo/freddo e umido/secco; indi la formazione degli enti sublunari a partire dagli elementi nonché la necessità e la continuità della generazione. La presente edizione, caratterizzata da una vasta monografia introduttiva, da una puntuale traduzione italiana del testo greco posto a fronte (edizione Mugler), da un ampio commento filologico e storico-esegetico e da due indici analitici, propone un'interpretazione complessiva della dottrina aristotelica che ne mette in luce tratti di convergenza con le moderne teorie sulla trasformazione dell'energia in materia.