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Il sole visibile attraverso la vetrata dell'abside della ex chiesa di S. Sisto, ora Museo Messina, viene offuscato dalle ali nere spiegate dei corvi di Vanni Cuoghi di china e acquarello, leggeri e potenti, fragili e fisici: le loro sagome nere sono di intralcio alla luce che colpendole ne svela la materia. Il disegno è la pratica naturale con la quale l'artista si esprime e noi conosciamo Vanni proprio così, come un disegnatore capace di incantarti nell'esprimere un concetto con un lapis, capace, dalla semplicità di un segno, di rendere concreta e dinamica una forma. La provocazione del segno-disegno sta infatti nel mostrare tutto, nel mettere a nudo tutta la tecnica in un istante, perché il segno è padrone dell'istante.