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L'autodeterminazione e il dissenso sono forze della società democraticamente matura. Hanno preso forma nell'obiezione di coscienza e nella disobbedienza civile, con diversi esiti, spesso contradditori e alternativi - tra nobiltà e miseria, tra moralità e immoralità, tra diritti e doveri - nei vari campi, dal passato remoto al presente storico, dagli anni Settanta a oggi. Divorzio, servizio militare, sperimentazione sugli animali, interruzione volontaria della gravidanza, fecondazione medicalmente assistita, testamento biologico, vaccinazioni obbligatorie, politiche migratorie, consumo di droghe, ludopatia, ecc. Questi dieci temi concreti sono analizzati sotto diversi aspetti, teorico e pratico, normativo e politico, religioso e laico, facendo derivare dall'approccio descrittivo quello valutativo che riconosce ed esalta la forza nobile del dissenso non violento. Un laboratorio culturale e sociale per costruire innovative pratiche di uguaglianza, capaci di porre rimedio alla disumanizzazione della società. È anche su questo che si misura oggi il livello di civiltà di un paese, cioè sulla sua capacità di valorizzare il "pericolo" delle persone che obiettano, dissentono e disobbediscono per passione civile, coniugando pensiero critico e azione trasformatrice nella società che stiamo faticosamente costruendo in una prospettiva di consolidamento della democrazia sociale.