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Nonostante l'impetuosa crescita economica e gli importanti sviluppi di tipo politico, la Corea del Sud ha avuto molte difficoltà nella costruzione di un welfare state maturo. In origine, il sistema di sicurezza sociale coreano è stato plasmato dallo Stato autoritario e sviluppista (1961-1987), venendo quindi pesantemente caratterizzato dall'ideologia e dagli interessi della coalizione dominante. In quel periodo il welfare state non era assicurato dallo Stato come diritto sociale, data la sua subalternità rispetto alla crescita economica. La giuntura critica rappresentata dalla transizione alla democrazia, nel 1987, ha completamente alterato il quadro di riferimento, grazie anche all'apparizione di alcuni attori sociali che hanno contribuito alla modellazione di un welfare state più inclusivo e sviluppato. Questo volume si pone, quindi, l'obiettivo di ripercorrere i passi più significativi nel quadro dell'evoluzione delle politiche pensionistiche e sanitarie in Corea tra autoritarismo e democrazia, guardando agli attori che hanno contribuito a tale trasformazione e alle loro strategie.