Tab Article
Problematiche e complesse, le esperienze artistiche negli anni tra le due guerre vivono sovente all'insegna di un "ritorno" ove termini quali chiarezza, equilibrio, armonia, anche bellezza sono assunti nel diretto confronto con un rispolverato concetto di classicità. A questa particolare congiuntura guarda la raccolta dei saggi che il volume racchiude. Superando i vincoli di una periodizzazione strettamente filologica rispetto al manifestarsi di tali esiti, ciò che l'autrice propone è una serie di riflessioni organizzate secondo un filo di continuità che attraversa la vicenda artistica italiana ed europea tra l'affacciarsi degli anni Dieci e la prima metà dei Trenta. L'attenzione cade in particolare sul dibattito partito dalla crisi delle avanguardie. Si va dalla pagina della Metafisica dechirichiana alle nodali esperienze di "Valori Plastici" e di "Novecento", fino a considerare una nuova idea di realtà e di "ordine" che, in apertura del decennio Trenta, vive tra cosmiche istanze immaginative proprie della stagione del Secondo Futurismo e rigorose ipotesi progettuali che attengono alla vicenda dell'Astrattismo geometrico.