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Il nostro tempo presente è profondamente segnato dagli esiti della rivoluzione conservatrice neoliberale, che si è affermata negli ultimi quattro decenni. Tuttavia, anche il neoliberalismo è in crisi. Siamo ormai entrati in una fase di interregno postdemocratico di cui questo libro indaga alcuni aspetti. Seguendo una direttrice principale, intervallata da alcune digressioni genealogiche, il volume si sofferma sulla «rivoluzione dall'alto» che ha ridefinitogli assetti della costituzione materiale dell'Unione europea, s-velando la separazione tra il demos e il kratos. La democrazia finisce così per riflettere l'assiomatica imposta dal capitalismo inteso come un dispositivo complesso che, anche grazie alla trappola del debito, punta oggi - come già sosteneva Kafka - a farsi «condizione del mondo e dell'anima». In questo senso, a meno che non si torni a riempirla di sostanza, la democrazia rischia di non avere futuro.