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È possibile coniugare la riflessione filosofica, almeno quella che si interroga sull'uomo, e le neuroscienze, almeno quando ammettono l'irripetibile complessità del pensiero? È il tentativo portato avanti in queste pagine, seguendo un percorso che prende avvio da Leopardi e si snoda lungo gran parte del pensiero occidentale, facendo dialogare filosofia, antropologia, psicanalisi, neuropsicologia e neurofisiologia. La ricognizione è svolta partendo dal presupposto che il mondo delle neuroscienze e quello della filosofia possano mutualmente arricchirsi, a condizione di ammettere che l'anima di ogni individuo sia costituita dal suo vissuto di emozioni e memoria (come attualizzazione dei ricordi ricordati) e dal desiderio (come ricerca dell'alterità fondamentale), ma anche dal suo cervello, dai neuroni e dalle connessioni che lo compongono e che ne costituiscono l'infinita profondità.