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Documento di una profonda solidarietà umana e intellettuale, il carteggio fra Vittorio Sereni e Carlo Betocchi illumina di nuovi riflessi il dibattito sul fare poesia in Italia negli anni del secondo conflitto mondiale e della ricostruzione. Lo scambio epistolare inizia difatti alla fine degli anni Trenta, quando Betocchi favorisce l'esordio di Sereni su «Frontespizio», e si sviluppa pressoché ininterrottamente fino al tempo della sua piena maturità e della sua definitiva affermazione, chiudendosi solo in seguito alla prematura scomparsa del poeta luinese avvenuta nel 1983. Introduzione di Clelia Martignoni.