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La filosofia dimostra che la paura della morte costringe l'uomo a ripensare al proprio rapporto anima-corpo. In queste pagine si è scelto di partire dalla domanda edipica, ossia da quella domanda che sta alla base di ogni domanda. Il richiamo alla morte, limite e origine di ogni nostra narrazione, è evidente ed è proprio qui che culmina la questione del soggetto umano. È noto, infatti, che la piena consapevolezza di sé la si raggiunge grazie all'angoscia della morte. Per dimostrare praticamente questo assunto filosofico si è messo in evidenza il nesso tra la paura e il trapianto di organi, facendo dialogare arte, filosofia e clinica. L'impostazione dialettica propria del pensiero hegeliano si è rivelata un interessante filo rosso da seguire. Ne è emerso un percorso che tenta di offrire una nuova prospettiva per indagare non già temi propri della filosofia politica o del diritto, ma tre concetti fondamentali del mondo trapiantologico: la morte (tesi), il corpo (antitesi) e il dono (sintesi). Prefazione di Claudio Bonvecchio e postfazione di Mario Tavani.