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Il presente lavoro cerca di fare i conti da punti di vista differenti con un termine sfuggente, creatività, mantenendo una comune linea di interpretazione di tipo socio-culturale. Lo scopo non è quello di arrivare a una chiarificazione concettuale esaustiva e completa del termine (operazione impossibile, ma soprattutto inutile), quanto di cercare di utilizzarne la ricca complessità per indagare un ampio campo di problemi di ricerca e di riflessione sulle pratiche artistiche, legate nello specifico alla musica. A partire da un progetto interdisciplinare sui destini dei diplomati del Conservatorio, sono stati coinvolti studiosi con punti di vista disciplinari e metodologici differenti: un compositore (Fabio Cifariello Ciardi), tre musicologi di diversa estrazione (Federica Fortunato, Marco Russo e Stefano Lombardi Vallauri), una pedagogista musicale (Lara Corbacchini), un filosofo (Daniele Goldoni) e tre sociologi (Giolo Fele, Chiara Bassetti e Sara Zanatta).