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"Nei versi di Marta Celio si rinnovellano le due invocazioni di Dino Campana «O poesia, poesia, poesia. Sorgi, sorgi, Sorgi» e «O poesia, tu non tornerai», e con quelle si rinnovella pure lo strazio di un'anima troppo grande per via delle visioni che la abitano, e troppo piccola per dare a ciascuna di esse la giusta voce. Questa tensione tra grande e piccolo, tra Vita e Morte percorre in esergo la raccolta. Grande, e quindi «pinto» con i colori stessi della Vita, è il cuore del poeta, ma piccole e fragili, perché di carta, sono le imbarcazioni sulle quali sono tratti in salvo i pochi frammenti del suo cuore scampati al naufragio, e quindi alla Morte." (Dalla Prefazione di Andrea Panzavolta)