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Il volume propone molteplici percorsi nei prodotti mediali contemporanei tra film e serie televisive, trailer e web partecipativo, opere di videoarte. Teorie e metodologie della sociosemiotica dei media sono declinate come semiotica del sensibile e dell'esperienza, soffermandosi in particolare sulle figure legate alle corporeità e agli oggetti tecnologici. Vengono indagate, ad esempio, le trasformazioni narrative e discorsive portate nei film dai telefoni cellulari, o le invenzioni figurative degli oggetti che popolano i film di fantascienza. La sociosemiotica dei media diventa uno strumento per analizzare le "passioni sensibili" del contagio e dell'abitudine nella letteratura e nel cinema, oppure i regimi percettivi alterati nei racconti delle esperienze tossiche. Le analisi dei trailer cinematografici si aprono alle pratiche ludiche della rete e alle forme ibride di remix e fake trailer, accanto alle complesse saghe intermediali del "Cremaster Cycle" di Matthew Barney, o, invece, a serialità più canoniche come la prima stagione del "Dr. House". Narratività, sensorialità e passioni, corpi e oggetti, entrano così a far parte di più ampi regimi di senso, e di logiche del sensibile, che intessono le diverse testualità del cinema e dei media dell'era digitale.