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Stanley Kubrick, figura chiave del cinema della modernità, tra i registi attivi dal secondo dopoguerra mondiale, si impone come l'artefice di un radicale confronto con l'esperienza della visione di cui esplora limiti e possibilità, in un costante viaggio a ridosso degli interrogativi della scena contemporanea e dei grandi temi che interessano il XX secolo. Il mondo di Kubrick, in cinquant'anni di cinema e tredici lungometraggi, trasforma lo spettatore che guarda un film e gli propone un'esperienza che è insieme percorso della visione e lezione di estetica, sovvertimento dei quadri di riferimento ordinari e superamento dei propri limiti conoscitivi. Il libro approfondisce la fase europea della produzione artistica di Kubrick, da "Lolita" a "Eyes Wide Shut", il lungo periodo di un esilio dall'America che coincide con quello dei suoi capolavori più riconosciuti.