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Una delle caratteristiche del sistema leibniziano è il tentativo di mediare fra elementi contrapposti: tra metafisica e fisica, tra astrazione e realtà, tra eternità e tempo. Posto su un crinale storico di passaggio tra antico e moderno, Leibniz da un lato è considerato un fisico 'prenewtoniano", dall'altro, come il precursore della logica formale ottocentesca. Scopo del presente volume è rivalutare la riflessione fisica leibniziana, proprio attraverso quei parametri che renderebbero 'arcaica" la sua filosofia della natura: le forme sostanziali e, soprattutto, le cause finali. Due strumenti consentono di 'scavare" all'interno di ciò che appare come un'ennesima contraddizione: da una parte il calcolo infinitesimale e, dall'altra, il criterio di convenance. Un criterio che, a partire dalla teoria dell'armonia prestabilita, permette di approfondire le connessioni tra riflessione morale e dottrine fisiche leibniziane.