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Questo volume si basa sulla convinzione che la cultura degli anni Sessanta si sia incentrata sul tema della libertà dell'uomo e della possibilità di una vita diversa più autentica e ispirata a nuovi valori, che essa sia stata abbandonata dopo il Sessantotto a favore di un recupero dei modelli politici della sinistra storica e che sia tornata attuale oggi, in una società che porta alle sue estreme conseguenze la ristrutturazione capitalistica in reazione alla quale quella cultura era nata. I saggi che lo compongono ricostruiscono i momenti salienti di essa in una sequenza che va dall'economia alla politica attraverso la filosofia: lo sviluppo dei monopoli in Baran e Sweezy, i concetti di alienazione e uomo totale in Henri Lefebvre, il problema della persona e il suo rapporto col socialismo in Adam Schaff, il suo rapporto con la tecnica nella Scuola di Francoforte, il pensiero antiautoritario di Dutschke, l'uomo nuovo e i suoi nuovi valori in Che Guevara e Mao Tse-tung. La speranza è di contribuire a ritrovare un filo interrotto che consenta di ricostruire una teoria critica della società.