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La meccanica quantistica ha sempre fornito ottime misurazioni riguardo la dinamica degli oggetti subatomici garantendo, seppur solo per via statistica e probabilistica, un elevato grado predittivo e dunque funzionando positivamente dal punto di vista pragmatico e operativo. Tuttavia essa non ha mai costituito una teoria adeguata e plausibile del mondo della microfisica e, non essendo in grado di risolvere i suoi dilemmi e paradossi (inerenti la dualità onda/corpuscolo e il problema del determinismo/indeterminismo), si è limitata alle proprie risultanze operative e in certo modo fenomeniche, dichiarando inessenziale e priva di senso ogni altra questione ontologica riguardo la struttura e la natura del reale, e giungendo ad asserire «assurda» la natura pur di non riconoscere l'inadeguatezza dei modelli scientifici nel decifrarne la trama. Ma in realtà molteplici segni e indizi rivelano che il mondo delle particelle non è il regno dell'assurdo e del caos, poiché il disordine apparente rinvia ad un ordine nascosto e soggiacente non totalmente incomprensibile, seppur del pari non totalmente trasparente alla ragione.