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Una grande mostra a Palazzo Reale rende omaggio all'artista uruguaiano con un'esposizione spettacolare delle sue sculture Pablo Atchugarry (1954), uruguaiano con origini italiane, è oggi uno degli scultori più affermati in campo internazionale, e da molti anni ha eletto la Lombardia come luogo di ispirazione e di produzione. È dunque naturale che Milano lo ricompensi con una grande rassegna delle opere degli ultimi vent'anni, dopo le personali italiane a Genova a Palazzo Ducale, a Roma e a Pietrasanta, luoghi fondanti della scultura storica e tradizionale, e quelle negli ultimi anni nel mondo al Groeningen Museum di Bruges, nella moderna Singapore nel 2018, a Ginevra e Miami nel 2020. Noto in Europa e in America - anzi, nelle Americhe - l'artista uruguaiano ha scelto Lecco e le sue montagne per costruire il suo lavoro e diffonderlo nel mondo. La sua Fondazione, aperta a Miami, non solo contribuisce alla sua fama, ma realizza mostre temporanee per far conoscere il mondo artistico, in special modo quello sudamericano, in uno spirito di solidarietà davvero fuori dal comune. Il senso "moderno" della sua scultura, nel senso che si potrebbe attribuire alla "tradizione del nuovo", incarna perfettamente il gusto internazionale che lo ha ripagato con un lento, crescente e inarrestabile successo. La mostra andrà in scena a Palazzo Reale di Milano dal 26 ottobre di quest'anno, con il nucleo centrale nella bellissima Sala delle Cariatidi, il luogo scelto, nel 1953, da Picasso per esporre Guernica dopo il Metropolitan di New York. Le opere esposte saranno allestite nella maggior parte in modo spettacolare e scenografico, mentre alcuni spazi saranno riservati a una visione più raccolta, quasi intima: è prevista ad esempio una parziale ricostruzione dell'atmosfera della "bottega" dove l'artista scolpisce.