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La presente pubblicazione raccoglie l'intero lavoro fotografico di Matt Mullican dal 1967 al 2018 ed è realizzata in occasione della sua mostra personale "The feeling of things", tenutasi nel 2018 in Pirelli HangarBicocca. Il medium fotografico, ampiamente impiegato dall'artista, è investigato attraverso la collezione di tutte le fotografie analogiche degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta - tra cui i primi due esempi scattati all'età di quindici anni e la serie completa di "Untitled (dead man and doll)" (1973-74) - fino ai più recenti scatti e serie digitali. Sono inoltre incluse le immagini realizzate da That Person, alter ego di Mullican, e vedute della mostra in Pirelli HangarBicocca, eccezionalmente documentata dall'artista stesso. La pubblicazione include una sezione composta da mille immagini - suddivise in cinque capitoli corrispondenti alla cosmologia di Matt Mullican - corredate dalle annotazioni originali e da brevi testi introduttivi dell'artista. Il libro presenta inoltre una conversazione tra Mullican e l'artista, amico e fotografo James Welling, contributi critici di Anne Rorimer e di Tina Rivers Ryan sull'utilizzo delle immagini e della fotografia digitale, insieme a un dialogo tra l'artista e il curatore della mostra Roberta Tenconi. Un testo della filosofa Marie-Luise Angerer approfondisce infine l'idea del "sentire" e percepire le cose. Il volume prosegue l'indagine sul corpus di lavori di Matt Mullican iniziata con "Mullican. Rubbings. Catalogue. 1984-2016", che raccoglie tutti i rubbings su tela realizzati dall'artista, e ne richiama la grafica. Testi di Marie-Luise Angerer, Matt Mullican, Tina Rivers, Anne Rorimer, Roberta Tenconi, James Welling.