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Inglese di nascita, ma residente a New York dal 1973, Anthony McCall si dedica, a partire dai primi anni settanta, alla sperimentazione artistica nell'ambito dell'Expanded Cinema. Le sue "Solid Light Sculptures" mettono in questione lo statuto stesso del mezzo cinematografico collocandosi tra scultura, performance, disegno e cinema. Fasci luminosi piani, curvi o conici, le sculture di luce solida di McCall attraversano lo spazio espositivo delineando volumi e ambienti e stagliandosi nella foschia artificiale che pervade l'aria. Negli spazi del Museo d'arte della Svizzera italiana presso il LAC Lugano Arte e Cultura, che con Anthony McCall inaugura la sua attività, luce e spazio diventano teatro di una irripetibile esperienza partecipativa. Il volume, curato da Bettina Della Casa, presenta i contributi degli studiosi Luke Skrebowski e Antonio Somaini, oltre a una recente intervista a McCall di Jarrett Earnest, ed è arricchito da fotografie inedite che documentano la mostra di Lugano.