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Per quattro mesi, nel 2014, Paolo Solari Bozzi ha viaggiato a bordo del proprio fuoristrada in compagnia della moglie Antonella attraverso lo Zambia, in totale autonomia, coprendo oltre diecimila chilometri, per lo più su strade sterrate e spingendosi fino alle zone più remote e sconosciute di questo affascinante Paese, comprese le paludi del Bengweulu, dove gli abitanti non hanno quasi mai incontrato un viaggiatore europeo. Utilizzando macchine fotografiche meccaniche di medio formato e grandangoli, Paolo ha immortalato in 122 immagini in bianco e nero - sviluppate e stampate personalmente nella sua camera oscura - le persone incontrate, nel loro naturale habitat, per lo più lavorativo. Nel tentativo di captarne lo stato d'animo, il fotografo si è concentrato sulle loro espressioni facciali, in particolare sui loro sguardi. "Zambian portraits", che segue la prima pubblicazione dell'autore ("Namibia sun pictures", Tecklenborg 2013), è un'ulteriore testimonianza dell'amore di Paolo Solari Bozzi per la poesia dell'Africa e dei suoi popoli.