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Un catalogo che esprime la fortuna di un'iconografia, di una figura apollinea e, allo stesso tempo, eclettica, come quella di San Sebastiano, che testimonia un tempo remoto che oggi qui si ritrova, nella singolarità della sua nuda bellezza, punto di congiunzione tra la civiltà pagana e quella cristiana. Pochi santi quanto San Sebastiano hanno attirato l'attenzione dei grandi artisti, dal Rinascimento al Barocco, riconoscendovi la figura di un nuovo Apollo; il dio della bellezza è diventato infatti il martire che le frecce colpiscono ma non scalfiscono. Nel giovane soldato, convertitosi al cristianesimo, tale rimane la bellezza, la fede, l'integrità fisica e morale come, con tratti di grande raffinatezza, dipingono maestri quali Raffaello, Tiziano, Paris Bordone, Guercino, Guido Reni, Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Mattia Preti. Pubblicato in collaborazione con la Fondazione Cosso, il volume propone un percorso di grande rilievo storico-artistico, ideato e curato da Vittorio Sgarbi, con straordinari capolavori tra Quattrocento e Seicento provenienti da importanti musei e prestigiose collezioni. Introdotto dai saggi di Vittorio Sgarbi (Il dolce martirio di San Sebastiano tra tormento ed estasi) e Antonio D'Amico (Sebastiano: martire e Apollo. Indagini iconografiche tra storia e arte), il volume comprende il catalogo delle opere e la bibliografia.